La mia Amazzonia #5: amache e arcobaleni
Andare in Amazzonia senza vivere appieno la foresta sarebbe una vera follia, per questo motivo, arrivato a Yurimaguas, sonnolenta cittadina peruviana della regione amazzonica, avevo deciso di visitare la riserva di Pacaya-Samiria, una splendida e poco turistica area protetta raggiungibile in 12 ore di barca da lì.
Una delle porte d’accesso per Pacaya-Samiria è il villaggio di Lagunas. Per arrivarci mi imbarco su un battello con destinazione finale Iquitos (due giorni e mezzo da Yurimaguas), faccio quindi la mia prima esperienza con amache e splendidi arcobaleni, con la foresta che scorre lenta davanti ai miei occhi.
Arrivato a Lagunas, decine di locali si propongono come guide per la vicina riserva. Bisogna scegliere con cura e preferire le guide accreditate piuttosto che quelle improvvisate. Avere una guida è essenziale per entrare a Pacaya-Samiria, impossibile infatti accedere da soli. Ciascuna guida dispone di una piccola canoa a remi che permette di seguire il corso del fiume che attraversa tutta la riserva. In questo modo, senza rumorosi motori che fanno fuggire gli animali, è possibile vivere al massimo i suoni e la naturalezza dell’incredibile foresta Amazzonica.
Attorno a noi centinaia di scimmiette di ogni tipo, bradipi, delfini rosa, pappagalli, serpenti, ragni, insetti, caimani… con la speranza costante di avvistare sulla costa il leggendario giaguaro, che vive da queste parti.
Seguendo tutto il corso del fiume che attraversa la riserva, si arriva a nord nei dintorni di Nauta. Tuttavia per farlo sarebbe necessario quasi un mese, per questo motivo la visita consiste nell’inoltrarsi per diversi giorni seguendo il corso del fiume, partendo da Lagunas, e poi tornare indietro controcorrente. Più giorni si spendono, più si ha modo di entrare nelle zone selvagge e ricche di animali. Io ho trascorso cinque notti e direi che questo tempo è sufficiente per farsi un’idea di cosa significhi vivere in mezzo alla foresta.

Navigando a Pacaya-Samiria
Si dorme sotto le zanzariere o, quando si è fortunati, nelle palafitte in legno dei guardiaparco che sorgono lungo tutta la riserva. Qui, infatti, vivono diversi custodi con le loro famiglie, isolati dal resto del mondo per settimane, prima di ricevere il cambio da un altro guardiaparco. Il compito di queste guardie è proteggere la riserva ed i suoi animali dai bracconieri.
Dopo questa meravigliosa esperienza era arrivato il momento di lasciare Pacaya-Samiria, tornare a Lagunas e continuare a percorrere il fiume Huallaga (che più avanti sfocia sul Rio delle Amazzoni). Prossima destinazione? Iquitos, la città più grande dell’Amazzonia peruviana.
Per vedere le puntate precedenti:
La mia Amazzonia #1: l’inizio di un lungo cammino
La mia Amazzonia #2: a spasso per Machu Picchu
La mia Amazzonia #3: Lima e la strada Panamericana
La mia Amazzonia #4: pappagalli romantici
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