Viaggiare lungo il Rio delle Amazzoni, suggerimenti utili
A lungo si è dibattuto su quale, tra Nilo e Rio delle Amazzoni, fosse il più lungo fiume del mondo. L’immenso corso d’acqua africano ha detenuto questo titolo fino ad alcuni anni fa, quando la scoperta di un nuovo affluente in territorio peruviano del Rio delle Amazzoni, ha ufficialmente fatto balzare quest’ultimo in prima posizione con 6992 km di lunghezza totale.
Una delle più belle esperienze da fare in sud America è certamente navigare lungo le acque di questo gigante, che inizia in Perù, pizzica la Colombia e si riversa in un’enorme delta sull’oceano Atlantico, nella costa brasiliana.
Sono diversi i punti in cui è possibile imbarcarsi e, ciascuno di questi, può potenzialmente offrire esperienze profondamente diverse, sia dal punto di vista paesaggistico che da quello culturale.
IL MIO VIAGGIO
Nel corso del 2016 ho impiegato una buona parte del mio viaggio in sud America scendendo la corrente di tutto il Rio delle Amazzoni, per migliaia di chilometri, usando battelli locali e fermandomi in alcuni villaggi e città per riprendermi dopo giorni a bordo della barca.
Ho preso il mio primo battello a Yurimaguas, in Perù, lambito dal fiume Huallaga, uno degli affluenti del Rio delle Amazzoni. E’ quindi proseguito fino ad Iquitos, dove mi sono fermato per alcuni giorni prima di ripartire verso il triplice confine tra Perù, Colombia e Brasile, rappresentate rispettivamente dalle piccole cittadine di Santa Rosa, Leticia e Tabatinga. Il battello peruviano fa capolinea a Santa Rosa e non oltrepassa il confine. Per continuare il viaggio bisogna farsi mettere il visto in uscita dalla polizia peruviana a Santa Rosa, da lì raggiungere Tabatinga, sull’altra sponda del fiume, dove si sbrigheranno le formalità doganali per l’ingresso in Brasile nella locale stazione della polizia federale. A quel punto si potrà cercare, nel porto di Tabatinga, un nuovo battello per proseguire il viaggio verso Manaus.
I battelli da Tabatinga a Manaus partono solo alcuni giorni la settimana. Se sarete sfortunati come me, vi ritroverete bloccati tra Tabatinga e Leticia per alcuni giorni prima di poter ripartire (arrivato venerdì, il primo battello per Manaus sarebbe salpato solo il mercoledì successivo). Nel caso approfittatene per godervi un po’ l’atmosfera di rilassatezza che pervade entrambe le cittadine, unite l’una all’altra. Finchè vi muoverete tra Leticia e Tabatinga, e quindi tra Colombia e Brasile, non avrete bisogno di fare alcun controllo doganale. Potrete quindi, come ho fatto io, dormire in Brasile e cenare in Colombia!
Il viaggio da Tabatinga a Manaus dura tre giorni. Se, arrivati a Manaus, vorrete proseguire, preventivate altri due giorni di viaggio fino a Santarem ed ancora altri due fino a Belém, tappa finale.
COME AFFRONTARE IL VIAGGIO? DOVE ACQUISTARE I BIGLIETTI?
Il modo più economico ed autentico per realizzare questo viaggio è utilizzare i battelli locali. Troverete pochissimi turisti, condividerete l’esperienza con la gente del luogo e potrete vedere la vita scorrere nei piccolissimi villaggi e nelle palafitte che sorgono lungo la costa. Esistono anche soluzioni più costose, come le lussuose crociere turistiche che vengono fatte in alcuni tratti del fiume, ma l’esperienza sarà certamente diversa e meno intensa.
La prima cosa da fare, se si vuole intraprendere quest’avventura, è quella di procurarsi un’amaca (si può facilmente trovare nei mercatini nei pressi dei porti). Nei battelli, infatti, non esistono sedili e tutti dispongono la propria amaca sul ponte, nel primo spazio libero disponibile. Queste imbarcazioni solitamente hanno tre piani: un primo piano in cui per lo più vengono disposte merci varie, un secondo piano in cui la gente sistema la propria amaca ed una terrazza con bar, dove la sera spesso si balla e si fa festa (specie nei battelli brasiliani)! Ci sono anche poche cabine, ciascuna delle quali composta da due letti e spesso con aria condizionata. Sono decisamente più costose del posto amaca ma hanno la comodità di poter essere chiuse a chiave, evitando così la scomparsa misteriosa di qualche oggetto di valore.
Il giorno della partenza, cercate di arrivare al vostro battello abbastanza in anticipo, in modo da sistemare la vostra amaca in un luogo migliore, senza dover combattere per trovare un posto. Quando piazzate la vostra amaca, accertatevi di non farlo vicino ai motori della barca se volete avere la possibilità di riposare durante la notte. Durante il viaggio state sempre molto attenti ai vostri bagagli, che saranno posizionati sotto la vostra amaca: capita di frequente, infatti, che spariscano telefoni o altri oggetti di valore. Prestate particolare attenzione durante le soste del battello nei villaggi, momento nel quale salgono a bordo venditori ed altra gente.
Se a preoccuparvi sono le zanzare, non temete. Il movimento del battello non le farà avvicinare e la leggera brezza che si percepirà renderà meno fastidioso il caldo umido della foresta.
Non esistono siti internet in cui è possibile consultare gli orari dei battelli o prenotare i biglietti. La cosa migliore e più sicura è recarsi direttamente nel porto da cui si intende partire qualche giorno prima ed informarsi su quali compagnie operano e quali sono gli orari ed i giorni in cui i battelli partono. Queste informazioni cambiano continuamente e dipendono fortemente dalla stagione in cui si viaggia e, di conseguenza, dal livello delle acque del fiume. Non limitatevi alla biglietteria del porto, fate un giro anche nei pressi dei moli dove sono ancorati i battelli, troverete spesso dei prezzi migliori. Se volete prenotare una cabina sentitevi liberi di trattare il prezzo che vi verrà proposto, spesso riuscirete ad ottenere dei forti sconti se non è già tutto prenotato. Nel costo del biglietto sono quasi sempre inclusi anche tre pasti al giorno: colazione, pranzo e cena. La qualità del cibo dipende dalla compagnia con cui viaggiate, si tratta per lo più di pasti semplici ma dignitosi, per tutti uguali, preparati dai cuochi nelle anguste cucine del battello.
Infine ricordate che navigare a sfavore di corrente, quindi da Belém verso ovest, richiede il doppio del tempo rispetto al percorso inverso.
QUAL E’ LA PARTE MIGLIORE DEL VIAGGIO?
Trascorrere diversi giorni sulla barca, vedendo un paesaggio che è quasi sempre uguale, è un’esperienza che può non piacere a tutti. La vera anima di questo viaggio è la condivisione con la gente del luogo: vedere come viene ingannato il tempo sul battello, socializzare, ridere e scherzare, soprattutto la sera, sulla terrazza della barca, bevendo una birra, facendo pratica col proprio portoghese (o spagnolo) oppure giocando a domino con degli sconosciuti. Un divertente diversivo saranno le soste nei villaggi più o meno grandi, i venditori con le loro barchette a motore che salgono a bordo della nave in movimento per vendere noci di cocco o gamberetti di fiume, i delfini rosa (boto) che salteranno sporadicamente dalle aqcue del fiume e le chiassose sirene che risuonano tre volte al giorno in tutto il battello, in corrispondenza dei tre pasti principali.
Nel mio viaggio ho avuto modo di notare che i battelli peruviani sono solitamente più tranquilli. In Brasile, invece, troverete spesso musica a ripetizione dalle 7 del mattino fino a tarda serata. La foresta Amazzonica che si può ammirare in territorio peruviano è più selvaggia e meno turistica di quella, ad esempio, visitabile nei dintorni di Manaus. D’altro canto, però, è proprio vicino Manaus che potrete vedere lo spettacolare fenomeno dei due fiumi che non si mescolano: per svariati chilometri le acque del Rio Negro e del Rio delle Amazzoni, che hanno diversa densità ed acidità, scorrono fianco a fianco.
Il tratto che più mi ha colpito è stato quello da Santarem a Belém, soprattutto il secondo giorno di navigazione, quando il battello ha percorso uno stretto braccio laterale sotto l’isola di Marajó, nei pressi del delta e, per diverse ore, c’è stato un quasi intimo contatto con le piccole ed isolate comunità che sorgono da queste parti. Decine di piccole canoe, spesso guidate da bambini piccolissimi, attorniavano la nostra barca, cercando di vendere qualche prodotto o di ricevere qualche busta piena di vestiti o di doni. La busta veniva quindi gettata direttamente nel fiume dai passeggeri della barca e prontamente recuperata dalle canoe appostate.
In conclusione, qualunque sia la ragione che vi spinge ad affrontare questo viaggio, fatelo! Può sembrare difficile, faticoso, pericoloso. Non è nulla di tutto questo. Sarà un’esperienza che vi resterà nel cuore, così come la maggior parte delle persone che incontrerete nel corso di questo lungo percorso seguendo il Rio delle Amazzoni.
E, se ancora non siete convinti, provate a dare un’occhiata ai video in cui racconto questo mio viaggio, li trovate qui: La mia Amazzonia.
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