Alla scoperta del Myanmar: trekking verso il lago Inle
Dopo essere arrivato nel villaggio di Kalaw, mi unisco ad un piccolo gruppo di cinque persone, guidato da due ragazzi di etnia shan. Il primo giorno di cammino ci addentriamo nei paesaggi rurali di questa regione. Qui intorno è possibile scoprire la cultura di numerose minoranze etniche: gli shan sono i più numerosi, ma ben presto avremmo fatto la conoscenza dei pa-o, i danu, gli intha, gli akha, i loi e altri. Dopo un tratto di foresta iniziale, ci ritroviamo a camminare tra piccolissimi villaggi isolati e varie attività agricole e piantagioni, tra cui quelle di thè, riso e sesamo.
Il sole scende e, dopo aver camminato per tutto il giorno, ci ritroviamo a dormire per terra nell’atrio di un monastero. Con le prime luci dell’alba, osserviamo silenziosamente la tranquilla quotidianità del villaggio. Nella lunga discesa verso il lago Inle, ben presto ci ritroviamo tra la gente della minoranza pa-o, con i loro colorati turbanti in testa.
Più ci si avvicina al lago, più sembra di spostarsi nel tempo, oltre che nello spazio. E’ come ritornare indietro, in un’epoca che sembra lontana anni luce dalla nostra società frenetica, un contatto intimo con la terra e con i suoi elementi, che da queste parti sembra essere ancora intenso.
Il terzo giorno, quando il caldo e la fatica sembrano diventare insopportabili, ecco finalmente le acque del lago Inle apparire davanti a noi. Era arrivato il momento di salutare i miei compagni di trekking e scoprire uno dei luoghi più caratteristici del Myanmar.
Una distesa placida circondata da montagne: questo è il grandioso lago Inle. Qui vive il popolo degli intha, i figli del lago. I pescatori utilizzano ancora le tradizionali reti coniche e spingono le proprie barche usando una tecnica particolare, con una gamba sola.
Intorno al lago sorgono numerosi villaggi su palafitte e particolari giardini galleggianti. Faccio un giro nel mercato di Maing Thauk che si riempie di commercianti da ogni parte della regione, una volta ogni cinque giorni. E, dopo aver visitato alcuni monasteri e pagode che sorgono intorno al lago, mi dirigo nel misterioso villaggio di Inthein, situato in un canale che si dirama ad ovest. Sulle sue colline, ciò che resta di alcuni antichi stupa, circondati dalla vegetazione.
A circa due ore di auto ad est del lago Inle, si trova il sito di Kakku, una piccola e poco conosciuta meraviglia. In un solo chilometro quadrato si allineano 2478 stupa di epoche, stili ed altezze diverse. In questa valle il silenzio è rotto solo dal vento, che fa suonare migliaia di campanelle in cima agli stupa.
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